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lunedì 27 luglio 2020

LE NEBBIE DI AVALON di MARION ZIMMER BRADLEY


Possiedo questo libro da tantissimi anni, ma solo dopo aver ascoltato Michela Murgia che ne parlava come una lettura che le cambiò la vita mi sono decisa a leggerlo.
Michela afferma che acquistò la sua copia per tenerle compagnia durante un viaggio in nave; salì per rimanere sveglia, scese femminista.
A me non ha dato proprio lo stesso effetto...
Prima di tutto non sono riuscita a leggerlo con la stessa velocità ma, al contrario ho impiegato almeno 3 settimane per finirlo, un record mai battuto finora.
E non perchè non mi sia piaciuto, ma perchè ho trovato davvero tante cose che andavano digerite con molta calma e seppur non lo considero totalmente un romanzo femminista, di sicuro ha una vista molto, molto ampia sulla figura della donna soprattutto in campo religioso e come questa figura sia completamente cambiata con l'avvento del Cristianesimo. 

Devo ammettere che esser venuta a conoscenza di che persona si stata in vita l'autrice e averla messa a paragone con questo suo lavoro dove a dire la loro sono state finalmente le donne facendolo anche in modo impeccabile e veritiero, senza fronzoli, crea davvero uno strano effetto.
Infatti la Bradley, 15 anni dopo la sua morte fu accusata dalla figlia di averle rovinato la vita con violenze psicologiche, fisiche e sessuali.
Ma già quando era in vita, il suo secondo marito fu accusato di pedofilia senza che lei facesse niente per fermarlo ma anzi assecondando la malattia dell'uomo. 


E' difficile scindere la scrittrice dalla donna, ma per quanto mi riguarda, venire a conoscenza di queste vicende non ha intaccato il mio giudizio sulla lettura e sul suo lavoro, seppur mi abbia lasciato addosso numerose perplessità. 
Anche perchè, tra le altre cose si battè con foga per i diritti delle donne soprattutto nel campo del lavoro e si definì sempre una femminista scegliendo di inserire questa caratteristica anche nelle sue opere.


Infatti, ne LE NEBBIE DI AVALON il punto di vista è soprattutto raccontato dalle donne del ciclo arturiano mentre gli uomini, Artù compreso, fanno da sfondo necessario per lo svolgimento della narrazione.
La voce più acuta è quella di Morgana, che da fata cattiva nelle classiche storie da altri autori narrate, in questa diventa "umana" , con pregi e difetti che la rendono più vicina al lettore.


Ma, a spiccare non sarà solo lei, ma tutte le donne che hanno fatto parte della terra magica di Avalon, un luogo nascosto da fittissime nebbie dove vivono coloro che invece di adorare il Dio, adorano la Dea.
Stiamo parlando di paganesimo e infatti anche la Bradley quando scrisse questa saga era appunto pagana. 


Avere davanti agli occhi la storia del paganesimo prima dell' avvento del cristianesimo per me è stata la cosa più importante di tutta la lettura al punto da dover mettere in discussione tutto ciò nel quale ho creduto e per il quale sono stata educata in tutta la mia vita.
Ecco perchè secondo me la parte più fondamentale di questa lettura è stata quella religiosa e non quella femminista, perchè credo che abbia fatto breccia nelle mie conoscenze e mi abbia lasciato uno strascico di lecite domande e risposte che farò care per sempre.

Vedere a confronto Morgana contro Ginevra, ovvero paganesimo contro cristianesimo è stato illuminante ed una mossa da parte della Bradley assolutamente geniale soprattutto perchè è molto chiaro che lei durante la scrittura non si sia mai voluta schierare da nessuna parte, non ha creato delle sottili preferenze che potrebbero condizionarne la lettura.
Lascia al lettore la possibilità di ragionare e tendere più verso una parte o l'altra.
Assolutamente divino.


Innegabile come l'avvento del cristianesimo abbia completamente ribaltato i ruoli di genere e la società. 

... "una volta un sant'uomo mi disse che le donne ereditano il sangue delle madri fin dai tempi di Eva, e perciò sono ricettacolo del peccato, mentre i maschi ereditano il sangue paterno, come Cristo era l'immagine di Dio suo padre"...

...Morgana rise: "non credo che il pudore abbia molto a che fare con una scalata. Senza dubbio gli uomini sanno che anche le donne hanno le gambe, e non può essere un'offesa alla verecondia vedere ciò che benissimo possono immaginare. So che i preti cristiani la pensano diversamente; ma loro credono che il corpo umano sia opera del diavolo e non di Dio, e che un uomo non possa vedere il corpo d'una donna senza smaniare di possederlo"...

..."e poi le parve di sentire la voce d'un che parlava alla tremante Ginevra e diceva che nessuna donna veniva violentata se non era lei a tentare l'uomo, che le Sante vergini di Roma avevano preferito morire per non rinunciare alla castità...

Sono frasi importanti e non così sconosciute neanche ai giorni nostri.
Frasi per cui tante donne lottano per non sentire pronunciate più.
E all'interno del romanzo è assolutamente netta la differenza di considerazione del sesso femminile prima dell'avvento del cristianesimo e quindi prima che da parte attiva della società in cui avevano un ruolo, un'opinione che veniva considerata ed un valore, passino ad essere demonizzate e causa di tutti i mali. 
Anche la natura, madre terra viene messa in luce nella narrazione mettendo a confronto il grandissimo rispetto dei suoi cicli durante il paganesimo e annientati durante il cristianesimo. 


In tutto questo, Artù lo troviamo? 
Certo che si, ma come detto prima sarà solo un contorno, seppur molto presente ed importante di tutto ciò che ci viene apparecchiato passo passo nel racconto. 
Ma anche con questo famoso personaggio la scrittrice saprà sorprenderci, soprattutto nel rapporto con Lancillotto.
E' incredibile come da uomini sempre raccontati indistruttibili e perfetti si possano invece notare delle debolezze e vederli più umani


Ma credo di averne parlato abbastanza e per non inciampare in spoiler che potrebbero rovinarvi gli effetti magici, avvisandovi che l'edizione da me letta mi è parso di capire sia quella ridotta ma da poco ripubblicata in un'altra edizione composta da due volumi integrali,
vi saluto e ci leggiamo presto.




Ovviamente, se lo avete letto fatemi sapere la vostra opinione. 















sabato 25 luglio 2020

2 NUOVE ENTRATE

Sono talmente contenta di questi due nuovi acquisti libreschi che ho pensato di parlarne anche qui e non limitarmi solo ad Instragram.





LA VOCE DELLA BRUGHIERA.
VITA E POESIA DI EMILY BRONTE

Dopo tanto cercare e attendere, sono finalmente riuscita a metter le mani su questo fantastico volume pubblicato nel 1998 da Edizioni Scientifiche Italiane.
Circa 750 pagine che ci raccontano non solo la vita della più particolare delle sorelle Bronte, ma anche di tutta la famiglia partendo dalle origini e contornando la narrazione con alcune poesie dell'autrice.
Una volta sfogliato si ha la voglia di leggerlo subito, muniti di matita per sottolineare le cose più importanti.
Molto bella la copertina che rappresenta la brughiera inglese al quale Emily era davvero molto legata e che amava profondamente quasi quanto i suoi animali; e l'idea di scegliere come immagine l'erica in fiore credo non sia un caso visto che tra tutti, certamente quello era il preferito dell introversa scrittrice che amava sentirne il dolce profumo nei mesi estivi. 
Costo del libro decisamente alto però sono sicura ne valga la pena. 




EMILY BRONTE

Ecco la prima biografia scritta su Emily e che dovrebbe esser decisamente fedele visto che la scrittrice, Agnes Mary Robinson contattò Ellen Nussey, una delle migliori amiche di Charlotte, per poter avere più informazioni possibili nell'intento di redimere la figura della scrittrice tralasciata per via dello scandalo seguito alla pubblicazione di Cime Tempestose.
Pubblicata per la prima volta nel 1883, arriva a noi grazie alla traduzione della professoressa Maddalena De Leo, rappresentante italiana della Bronte Society e con il quale ho scambiato qualche mail per poter acquistare direttamente da lei la mia copia. 
A primo impatto sono rimasta molto sorpresa dalla bellezza della copertina e dalla cura dell'intero volume notando anche un gradevolissimo aroma che si sprigiona dalle pagine rendendo la lettura decisamente romantica.
Altra piccola curiosità: la stessa Emily Dickinson lesse questo libro diventando un ammiratrice della protagonista. 


Conoscevate questi due libri?
Fatemi sapere